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Termini di invio dati al Sistema TS tessera sanitaria 2025 e sanzioni
Termini di invio al sistema Tessera sanitaria (Ts) dei dati relativi alle spese sanitarie.
L’articolo 5 del decreto correttivo (Dlgs 81/2025) pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 12 giugno, modifica i termini di invio al sistema Tessera sanitaria (Ts) dei dati relativi alle spese sanitarie (ma non di quelle veterinarie), stabilendo che l’invio delle spese sanitarie alla precompilata diventa annuale: a partire dai dati del 2025 i professionisti e le strutture sanitarie avranno una sola scadenza finale di invio, che sarà fissata con decreto del Mef.
È ipotizzabile che, se non vengono modificate le scadenze della precompilata, la data di invio verosimilmente potrebbe essere il 31 gennaio 2026, tuttavia nulla vieta di trasmettere con cadenze più ravvicinata ed è consigliabile per coloro che hanno molti documenti.
Ci sono novità anche su eventuali errori od omissioni nella trasmissione dei dati TS del 2024
Le spese del 2024 andavano spedite entro il 31 gennaio 2025, ma eventuali errori od omissioni possono essere ancora sanati con ravvedimento (Risoluzione 22/E/2022):
- la sanzione è di 100 euro per ogni documento di spesa errato/omesso, senza cumulo giuridico e con massimale di cinquantamila euro; ma correggendo entro l’anno si può pagare, con codice tributo «8912», la sanzione ridotta a un ottavo (articolo 13 del Dlgs 472/97), ossia 12,5 euro a documento, con massimale di 6.250.
Per i dati 2024, essendo già trascorsi i sessanta giorni dalla scadenza, non è invece più possibile sfruttare l’ulteriore riduzione ad un terzo prevista per tale lieve ritardo.
Cosa fare in pratica
1. Verifica la tua posizione
L’articolo 5 del decreto correttivo (Dlgs 81/2025) pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» del 12 giugno, modifica i termini di invio al sistema Tessera sanitaria (Ts) dei dati relativi alle spese sanitarie (ma non di quelle veterinarie), stabilendo che l’invio delle spese sanitarie alla precompilata diventa annuale: a partire dai dati del 2025 i professionisti e le strutture sanitarie avranno una sola scadenza finale di invio, che sarà fissata con decreto del Mef.
È ipotizzabile che, se non vengono modificate le scadenze della precompilata, la data di invio verosimilmente potrebbe essere il 31 gennaio 2026, tuttavia nulla vieta di trasmettere con cadenze più ravvicinata ed è consigliabile per coloro che hanno molti documenti.
Ci sono novità anche su eventuali errori od omissioni nella trasmissione dei dati TS del 2024
Le spese del 2024 andavano spedite entro il 31 gennaio 2025, ma eventuali errori od omissioni possono essere ancora sanati con ravvedimento (Risoluzione 22/E/2022):
- la sanzione è di 100 euro per ogni documento di spesa errato/omesso, senza cumulo giuridico e con massimale di cinquantamila euro; ma correggendo entro l’anno si può pagare, con codice tributo «8912», la sanzione ridotta a un ottavo (articolo 13 del Dlgs 472/97), ossia 12,5 euro a documento, con massimale di 6.250.
Per i dati 2024, essendo già trascorsi i sessanta giorni dalla scadenza, non è invece più possibile sfruttare l’ulteriore riduzione ad un terzo prevista per tale lieve ritardo.
Cosa fare in pratica
1. Verifica la tua posizione
Controlla il portale STS per individuare eventuali invii non trasmessi o segnalati come errore.
2. Invia i dati mancanti/corretti
Effettua gli invii direttamente dal portale elettronico o tramite software gestionale abilitato.
3. Calcola le sanzioni e versa eventuali importi
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Se vuoi regolarizzare volontariamente, puoi applicare il ravvedimento operoso entro 60 giorni o oltre secondo tabella sopra.
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Completa il versamento tramite F24, con codice tributo 8912.
Mantieni copia dell’invio, correzione e del pagamento per eventuali future verifiche.
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